giovedì 15 ottobre 2009

W la scuola...di una volta!

Ciao a tutti,
quelli della mia età si ricordano i tempi di scuola? Se sì, non vi mette un po' di nostalgia? A me molta, ma come ho già sottolineato più volta, io sono un sentimentalone legato ai ricordi.
Intanto ricordo sempre una frase che ho cominciato a dire alle superiori:-" Che due coglioni la scuola! Meglio andare a lavorare che almeno prendo soldi!"-. Beh! Se tornassi indietro di quasi 20 anni, non credo che la ripeterei più. Però all' epoca non si aveva il quadro completo della vita e quindi di frasi senza senso se ne pronunciavano parecchie. Ora non so come funzionano le cose nella scuola di adesso; però so che non ci sono più le materie da riparare a settembre, ma arrivi a fine anno che hai il "debito". Bello! Ti abituano fin da giovane ad avere i debiti che poi ti porterai appresso fino a circa 65 anni (se sei fortunato). Ora gli insegnanti devono stare attenti a quello che dicono ed a quello che fanno perchè altrimenti vengono denunciati per eccessiva severità o per abuso di autorità o vengono additati come cattivi educatori. In classe i ragazzi si portano i cellulari (di solito I-Phone da 500€) dove nella memoria ci stanno tutti i libri di testo per poter copiare in allegria durante i compiti. Che schifezza!
Lo so! Adesso dirò la solita frase da vecchio rincoglionito: "ai miei tempi le cose non erano così!".
Cominciamo col dire che ad alcuni professori non poteva fregare di meno se li denunciavi perchè le cose andavano così: interrogazione a sorpresa. "ma prof. non ho studiato!"- "Se esci bene altrimenti è doppietta!" ovvero un bel 2 sul registro. Poi vai a casa dai genitori, spieghi loro cosa è successo e secondo voi qual' era la reazione? Telefonavano al preside per protestare minacciando una causa legale? See! Come no! Ti arrivavano in contemporanea sul viso il man-rovescio di tuo padre e la ciabatta destra della mamma, con la frase in stereo: "perchè non avevi studiato! Somaro!". Le materie si imparavano di sicuro.
Quando c'è il cambio dell' ora, adesso li vedi in classe che si scambiano le suonerie, mentre noi correvamo in massa in bagno per fare due tiri di sigaretta (di solito le Merit, rubate ai genitori). Durante la ricreazione c' era chi si mangiava qualsiasi cosa si muovesse, chi andava a provarci con qualche ragazza (per poi tornare incazzato urlando: "ma che puttana!") e chi, come il sottoscritto, si divertiva a fare qualche scherzetto ai compagni (cartelle nascoste, gomme della macchina smontate, cazzi disegnati sui quaderni ecc...).
Ma era con il compito in classe che veniva fuori la creatività dello studente. C' era chi si metteva i bigliettini nell' astuccio, chi si scriveva le cose sulle braccia (con i vestiti invernali non era una bella idea), chi metteva il libro in bagno e poi si sentiva dire dal prof. "durante il compito, in bagno non va nessuno!", chi incollava i bigliettini sulla schiena del compagno davanti, chi minacciava di torture medievali il secchione se non gli passava il compito ed infine quelli che il problema lo risolvevavo alla radice. Come? Se ne stavano a casa perchè per la quindicesima volta era morto il nonno. Poverino! Che famiglia sfortunata.
Le assemblee di classe o d' istituto erano un ottimo momento per dare libero sfogo ai nostri istinti più animaleschi, ma quando c' era da portare avanti qualche battaglia non mancavano le idee e le iniziative e si cercava di essere il più uniti possibile. Con questo non voglio dire che la mia generazione era la migliore rispetto ad altre, ma solo spiegare come noi abbiamo affrontato gli anni scolastici ed anch' io ero tra quelli che davano sempre la colpa agli altri (i prof.) per gli insuccessi con la solita frase:- "il professore ce l' ha con me!"-. Fortunatamente, in quei anni, ho conosciuto persone che mi hanno fatto capire che nello studio, come nella vita, le difficoltà vanno affrontate di petto assumendosi le proprie responsabilità. Spero che ora sia ancora così!
Ci sentiamo bio-presto

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ti sei dimenticato il tuo bellissimo passatempo di disegnare fumetti western sui tuoi libri (strepitosi). E di fare incredibili sondaggi nei corridoi della scuola, ponendo alla gente delle domande davvero imbarazzanti!!!!!! Chissà quante cose ancora potresti scrivere.

Archangel ha detto...

Hellaaa!