giovedì 26 agosto 2010

Soddisfazioni fisiologiche

Ciao a tutti,
perchè dobbiamo provare vergogna dei nostri bisogni fisiologici?
Tante persone hanno un vero e proprio senso di nausea nell' affrontare determinati argomenti: prima fra tutti è il sesso, subito di seguito vengono le nostre produzioni corporee.
Posso capire che affrontare certi discorsi mentre si sta pranzando, non sia il massimo dell' eleganza e, in effetti, guasterebbe un po' l' appetito. Soprattutto se si sta parlando della consistenza e del colore della cacca mentre si sta mangiando un bel profittaroles al cioccolato. Comunque io non la penso così: trovo che, in alcune occasioni, l' espletare le proprie funzioni corporali, dìa una soddisfazione immensa (e anche al ristorante...non solo in mensa). Pensate... state facendo festa con gli amici a suon di boccali di birra. Dopo il 3° litro parte il colpo di pisciata. Qual' è la cosa più bella da fare? Trattenerla fino allo spasimo, poi andare nel cespuglio, farla partire, strozzare l' estremità con il prepuzio fino a quando comincia a gonfiarsi e poi mollare di colpo...bellissimo...effetto idrante e soddisfazione galattica. Infine, quasi sicuramente, in un angolo del cespuglio c'è sempre un pezzo di carta colorato da tentare di colpire con il getto, per poi vantarsi con gli amici (abbondantemente ubriachi) nell' essere riusciti a centrare il bersaglio. Pisciare sulla neve è un altro motivo di orgoglio; qui gli uomini si dividono in 2 categorie: l' uomo rompighiaccio che cerca di sciogliere più neve possibile con la pipì o l' artista che disegna qualsiasi cosa, giostra il pisello come un pennello e canticchia -"Ho disegnato un fiore facendo la pipìììì, lalalalalalalalaaaaa"-.
Per la cacca la soddisfazione maggiore si ha quando si riesce a fare uscire lo "stronzo" (non sto parlando di nessun politico) tutto intero e poi lo si lascia cadere nel water con il successivo rumore...CI-PLOFFF!! In quel momento si può paragonare il nostro culo all' Enola Gay che sta sganciando la bomba atomica su Hiroshima (solo con meno effetti devastanti...forse!). La cosa positiva sta anche nel fatto che, dopo, non hai bisogno di pulirti perchè lo schizzo d' acqua sollevato nell' impatto con la cacca è così alto che vi lava direttamente il culo.
Quando si ha la diarrea invece, la soddisfazione più grande si ha nel riuscire ad arrivare il tempo in bagno senza farsela nelle mutande.
Per le scoregge, è il rumore che ci rende orgogliosi di averla fatta. Quello silenziose che fanno PSSS, producono una puzza terrificante. Mentre quelle che si fanno con un bel rumore simile ad un sassofono e che ti fanno vibrare le chiappe sono il massimo. D' altronde "tromba di culo, sanità di corpo".
Lo scaccolarsi trova la sua massima espressione quando si riesce ad estrarre dal naso quella caccola che da mezz'ora toccavamo con la punta del dito, ma non riuscivamo a togliere. Si allargano le narici tanto da assomigliare vagamente ad un toro, poi si entra con il pollice per creare l' apertura, si passa poi all' indice per togliere ostacoli intorno alla caccola interessata, si comincia a soffiare con il naso (sempre per imitare meglio il toro) e infine si entra con pollice ed indice per afferrarla. Nell' operazione di discesa si strappano i peli del naso, ci viene da starnutire, ma quando finalmente ce l' abbiamo in mano (di lunghezza variabile dai 2/3 centimetri), la soddisfazione di appallottolarla non ha prezzo...per poi mettersela in bocca a coronamento di un' impresa dal sapore leggendario (e non solo quel sapore).
Spero di essere riuscito a disgustarvi a dovere!
La settimana prossima sono in ferie quindi non ci sarà il nuovo post. Sapete dopo un anno a scrivere su questo blog e poi promuovere anche il mio libro (mi auguro che tutti l' abbiate comprato), mi merito proprio una bella vacanza. Ma niente di impegnativo... una semplice ed umile "Crociera nelle Capitali del Nord". Vi è montata un po' di invidia? Pazienza!
Ci sentiamo al mio bio-presto rientro

giovedì 19 agosto 2010

Hot Line

Ciao a tutti,
mi rivolgo principalmente ai maschietti: immagino sappiate cos' è una hot line, quindi evitiamo di fare i puritani e non vergognamoci ad ammettere che certi programmi, nel cuore della notte, li abbiamo guardati tutti.
Eh sì! I tempi sono proprio cambiati: una volta ti sintonizzavi alle 23 su Italia7 per vedere il mitico "Colpo Grosso". Dito posizionato sul numero 1 (cioè la Rai) in caso entrasse qualcuno, cuffie o volume bassissimo e l' altra mano nelle mut....va beh!...avete capito dove vero?
Il programma faceva vedere solo delle tette, eppure era il massimo della trasgressione. Una volta chiuso quel programma, ricordo che su Canale68 Veneto, verso mezzanotte, facevano i "Magic Moment" (che non è una pastiglia magica per il mal di testa): delle ragazze normali (quindi, fisicamente, non erano modelle) che si spogliavano nude. E fino a qui, niente di male...il problema si manifestava quando cominciavano a togliersi i vestiti, perchè mettevano in evidenza il fatto che non erano delle professioniste. In pratica avevano la grazia e la leggiadrìa di un gorilla con l' ernia.
Passata anche questa fase si arriva ai tempi nostri con queste famose linee telefoniche a luci rosse. Praticamente in video ci sono una o più strappone che ti invitano a chiamare il numero in sovraimpressione (una volta era 144 ora è 899) per poter parlare con loro in diretta e chiedere che facciano qualcosa di altamente erotico, tipo leccarsi il capezzolo (sai che eccitazione eh!).
Ovviamente prendere la linea costa un patrimonio e, quando ci riesci, guarda caso cade dopo 1 minuto. La classica truffa legalizzata tipica della nostra cultura moderna.
A parte questo guardare certi programmi, oltre a diventare ciechi, si trovano anche degli ottimi spunti comici. Ad esempio mi sono sempre chiesto, di che materiale sono fatte le tette e la patata delle zozzone in video: visto che passano 4 ore al giorno a strusciarle e manipolarle con estrema violenza (nel senso che a volte si stropicciano così tanto le tette da riuscire ad annodarle tra di loro), che ormai dovrebbero essere deperite. Nel senso che se io passo 4 ore ogni giorno a farmi le seghe, al terzo giorno o mi si incendia o mi si stacca dal corpo. Misteri del corpo umano!
Altro motivo di risate, sono quelle pornostar che non hanno perso la loro inflessione dialettale, una in particolare mi è rimasta impressa: si chiama Lea di Leo (bel nome eh!) ed è di chiare origini venete. Fisicamente non è male, bel viso, bel culo e due tette giganti da paura. Quando chiama il pippaiolo, la telefonata è circa così:
- Ciao amore, come ti chiami?
- Carlo!
- Bel nome ciò! Da dove chiami?
- Padova
- Ma dai? Anca mi son da Padova! Cosa vuto vedere?
- La figa!
- Eh no caro! La bagigia no te la posso far vedare! Vuoi veder el culo?
....tu tu tu tu tu tu tu tu.....
- Eeeeh! E' cascata la linea...pasiensa! Riciama Carlo!
Ovviamente il tono di voce è simile ad un fruttivendolo di 70 anni al mercato.
Tempo fa, nei canali con le hot line, compariva solo il numero da chiamare, ora invece ce ne sono circa 2 colonne (a destra e sinistra) che coprono anche la ragazza (che sembra uno sfondo del PC). Questo perchè bisogna soddisfare tutte le esigenze sessuali. Quindi per ogni perversione c'è il numero appropriato da chiamare, ed alcuni nomi di queste linee sono esilaranti:
- Studentesse calde ti cercano
- Lesbiche in ascolto
- Anziane per te
- Hot Gay
- Scopami!
- Lavami tutta!
- Padrona ti frusta!
- Grassone eccitate
- Transex dotatissimi
- Prendimi da dietro!
- Pisciami addosso!
Sono andato a memoria, quindi alcuni posso averli dimenticati. Se mi vengono in mente altri, sarà mia premura tenere aggiornata la lista.
Indipendentemente dal fatto che ognuno fa quello che vuole, io non ci trovo niente di eccitante nel parlare con una voce registrata, ma il mondo è bello perchè è vario e soprattutto zozzo!
Ci sentiamo bio-presto

mercoledì 11 agosto 2010

Mi racconto un po'...

Ciao a tutti,
siamo alla vigilia del mio 35° compleanno. Bene, direte voi e "chissenefrega" aggiungete poi. Indipendentemente dal fatto che potreste essere più educati, il commento sarebbe anche giusto. Siccome questo blog è mio, decido io cosa scrivere e cosa dire; quindi se non siete d' accordo andate affanculo e leggetevi un altro blog.
- Ma Christian, non abbiamo detto niente!
- Come no? Avete detto e "chissenefrega"!
- Ma guarda che l' hai scritto tu sai?
- Non è vero! E' un complotto contro di me!
- Ma cosa dici? Sei sicuro di stare bene?
- Ti sembra che stìa bene? Secondo te, uno normale, scriverebbe questo dialogo tra sè e sè?
...mi sa che ho bisogno di vacanza!
Ho deciso di raccontarvi qualcosa di me, visto che da quasi 2 anni scrivo su questo blog, parlando di qualsiasi cosa nel bene o nel male, in salute e in malattia e prometto di amarti ed onorarti per tutti i giorni della mia vita, finchè morte non ci separi. Non sto bene oggi vero?
Sono nato in ospedale (e questa è già una buona cosa) nella simpatica cittadina di Schio in provincia di Vicenza, nella regione del Veneto, nella nazione Italia, nel continente Europa, nel pianeta Terra che fa parte dell' Universo. Sto peggiorando...aiuto!
Da neonato mi è nato un neo e quindi erano già due nascite da festeggiare, anche se non le ricordo particolarmente. Nel ridente paesino di Pievebelvicino (posto così ridente che anche i salici avevano i rami che andavano verso l' alto, i famosi "salici ridenti"), mi dilettavo a pisciare sopra il frigo quando la mamma mi cambiava il pannolino. So che ci tenevate a saperlo.
Sono stato sempre un bambino molto timido ed anche abbastanza pauroso. Una mezza sega...un seghetto praticamente. Alle elementari ero l' unico con il grembiulino lungo con i bottoni (episodio già citato in un post precedente), mentre gli altri avevano giacchettina con la zip. In pratica avevano l' apertura lampo...e la chiusura a tuono!
Alle medie, grazie all' incontro con il mio amico Raf e all' amicizia già consolidata con Davide detto "Dadde", la mia timidezza cominciò a farsi da una parte. Non sapevo dei problemi di droga della timidezza, anche perchè se "si faceva da una parte", non riuscivo a vederla. A parte questo, la mia demenza cominciò ad affiorare in modo molto concreto. E purtroppo anche irreversibile!
Dopo il trauma del primo anno delle superiori (all' agraria di Lonigo), stavo raggiungendo la consapevolezza di essere un totale idiota. A scuola andavo male, perchè la voglia di studiare era pari a quella di Berlusconi a farsi processare. Comunque dopo 7 anni di permanenza...nel senso che, a forza di stare lì, mi erano venuti i capelli ricci stile Vanoni...riuscii a diplomarmi con il minimo garantito (all' epoca 36/60°), e anche per anzianità acquisita.
Gli anni successivi all' insegna (non so che materia) del giardinaggio e dei festoni con gli amici. La demenza era ormai parte del mio DNA (Demenza Nata Autoctona) ed un incredibile bisogno di alcune vitamine: la F, la I, la G e la A. Unite le quattro lettere e vedrete cosa appare!
Ora sono felicemente sposato con una donna meravigliosa e paziente (anche se non è mai stata ricoverata in ospedale), lavoro in ufficio, scrivo libri e sparo cazzate in un blog. Sono un uomo arrivato? Assolutamente no! Tutto può migliorare o peggiorare...ma vivo alla giornata senza paure e senza tanto lamentarmi.
Questa è la frase che mi descrive: "Dico quello che penso e, purtroppo per voi, spesso non penso quello che dico!".
Ci sentiamo bio-presto

martedì 3 agosto 2010

I Vip in polvere

Ciao a tutti,
finalmente ho capito cosa significa la parola VIP: Very Important Pippatori.
Però! Sai che novità!
Da una recente indagine si è scoperto che in uno dei locali più rinomati di Milano, frequentato da molti personaggi dello spettacolo, si faceva uso di cocaina (e di altre droghe non si sa) nei bagni.
Wow! Che scoop! Io, da giovane, ho girato tante discoteche e quelle dove non girava della droga si possono contare nelle dita di una mano di un monco. Non è che i giornali usano questa notizia per distogliere l' attenzione dallo sfacelo che stanno facendo i nostri politici (tralaltro anche loro sono dei noti sniffatori)? Non credo avrò una risposta!
Il locale in questione è l' Hollywood gestito da non so chi e personalmente non me ne frega un cazzo. La cosa interessante sono i nomi di questi personaggi "famosi" coinvolti nell' inchiesta. Sono nomi talmente famosi che tutti si chiedono: "Ma dai? Veramente? Non me lo sarei mai immaginato!". Quindi conosciamo questi Vip di prim' ordine:
Elisabetta Canalis: cominciamo subito con un nome forte eh? Figuriamoci se la, forse, signora Clooney non tira di coca. Ma dico avete visto con chi è stata fidanzata per tanti anni? Con Bobo Vieri! Provate voi a fare sesso con una specie di bisonte senza avere un po' di sostanze chimiche in corpo. Ci vuole un bel fegato eh!...e soprattutto un bel naso! Ora sta con George e penso che la cocaina le serva per non deprimersi, visto che la critica americana l' ha letteralmente massacrata in merito alle sue performaces recitative. Strano vero?
Belen Rodriguez: sempre meglio! Il prototipo dell' inutilità. Siccome era da qualche settimana che i giornali non parlavano di lei, ecco qua un bello scoop! Da come recita (ah ah ah), presenta (ah ah ah) e balla (ah ah ah ah), verrebbe voglia a me di farmi una bella tirata. Almeno sarebbe sopportabile. Ma è mai possibile che si dìa ancora visibilità a questa ciucciabanane? Già nella pubblicità della Tim rompe le palle (con quella merda di canzone di Lady Gaga), ce l'ha dobbiamo anche sorbire in un indagine per droga? Che noia! Speriamo che Corona la rimetta in "riga".
Ana Laura Ribas: ma che fine aveva fatto? Poi una brasiliana che non tira di coca non si è mai visto, quindi tutto nella normalità.
Francesca Lodo: ...e chi cazzo è?
Alla fine da questa indagine spunta un nome, Lele Mora. E vabbè! Ditele prima le cose però!
Ma nessuno capisce che quando c'è di mezzo questo essere viscidone, le prime tre parole che vengono in mente sono: puttane/i, cocaina e raccomandazioni.
Il quale, chiaramente, non è in carcere come dovrebbe essere, ma è ancora in giro fare bella mostra di sè pensando: -"Che bello vivere in Italia, puoi delinquere come vuoi e non ti fanno un cazzo!"-
Spero che nessuno si sia scadalizzato per "novità" così inutili e ridicole. Lo sappiamo tutti che per sopravvivere al mondo dello spettacolo qui in Italia bisogna saper fare 2 cose: i pompini e le righe di coca. Come dice il testo di "Radio Conga" dei Negrita:
"l' umore nero si cura con il bianco...cura la bamba come l' aspirina...e balla di bamba pure la velina, icona d' ossa pelle e silicone!"
Ci sentiamo bio-presto