martedì 25 settembre 2012

"Il Cavaliere Oscuro" non delude.

Ciao a tutti,
sono passati 2 mesi dal mio ultimo post. Dovete Scusarmi. Purtroppo non ho mai trovato il tempo di mettermi a scrivere in modo continuativo.
Sono ancora alla ricerca della forma migliore, ma forse ora che questo caldo merdoso è finito...magari le cose miglioreranno!
Si è conclusa la trilogia di "Batman" creato da Christopher Nolan.
Che dire?
Una sola parola: CAPOLAVORO
La cosa era facilmente capibile già dal primo film della trilogia: "Batman Begins". Atmosfere scure, quasi gotiche, personaggi ben sviluppati (tutti) e, soprattutto, una trama e sceneggiatura, permettetemi il termine, con i controcazzi.
Non era facile far resciuscitare il personaggio che, purtroppo, era stato completamente affossato dallo sciagurato "Batman&Robin". Eppure Nolan c'è riuscito con maestrìa, mettendo a nudo forse proprio quello che è mancato al, comunque bello, Batman di Tim Burton e cioè: le insicurezze e le debolezze di Bruce Wayne/Batman.
Questo ha fatto sì che Batman venga visto dal suo lato più umano e non solo come un qualsiasi supereroe senza macchia e senza paura.
Ovviamente tutto questo non sarebbe stato possibile se il protagonista (si fa per dire) non fosse stato contornato da una serie di personaggi che, invece di fare da semplici "spalle", hanno avuto un ruolo determinante nell' evolversi della trilogia.
Primo fra tutti Alfred, magistralmente interpretato da Michael Caine: la voce della coscienza di Bruce Wayne. Gli ha fatto da padre e madre per gran parte della sua vita, come aveva promesso ai suoi genitori; eppure anche lui, nel terzo capitolo, viene messo in discussione.
Altrettanto importante è il commissario Gordon, dove un superlativo Gary Oldman dà vita ad un personaggio spesso in contrasto con sè stesso. Combattuto interiormente tra tenere il segreto sulla morte di Harvey Dent o rivelare che il vero eroe è Batman che si era addossato la colpa della morte di Dent.
Quasi superfluo parlare della bravura di Morgan Freeman (quand' è che non è stato bravo?) e del suo Lucius Fox, anche se nel terzo episodio è un po' in ombra.
Meravigliose le donne del terzo film. Passabile Katy Holmes nel primo anche se un po' insipida. Inguardabile Maggie Gyllenhaal nel secondo (forse l'unica nota di demerito), brutta e pessima attrice. Fortunatamente, nel terzo, escono alla grande una bellissima ed ambigua Marion Cotillard, ed una tosta e sexy più che mai Anne Hathaway nei panni di CatWoman (degna erede della sempre bella Michelle Pfeiffer).
I cattivi, o più giustamente "villain", sono quelli meglio riusciti: nel primo, l'accoppiata Ras's Al Ghul (Liam Neeson) e Lo Spaventapasseri (Cillian Murphy) sono un ottimo mix di violenza cerebrale cioè hanno messo il novizio eroe a confronto con la sua psiche e sul senso della giustizia (Ras's Al Ghul è stato il mentore di Bruce Wayne). Nel secondo ormai sono sprecati gli elogi al Joker di Heath Ledger: violento, spietato, freddo e calcolatore, ma soprattutto il primo a sconfiggere Batman. In un certo senso, il sacrificio di Batman a favore del ormai diventato malvagio Harvey "due facce" Dent (Aaron Eckhart) è da considerarsi come una parziale vittoria del Joker. Non spenderei altre parole. Nel terzo la quasi impossibile impresa di non far rimpiangere Joker (lo stesso Nolan dichiara che a causa della prematura scomparsa di Ledger, il ruolo del Joker non sarebbe più ritornato) tocca all'attore Tom Hardy nel ruolo di Bane. Che dire? A mio avviso c'è riuscito! Sono 2 personaggi diversi ed uno non esclude l' altro! Anzi sarebbe stato bello vederli in coppia! Comunque, Bane è un "cattivo" riuscitissimo e straordinario (merito dell'attore che è riuscito a dare personalità ad un personaggio indossando sempre una maschera sul viso), metodico, forte, feroce ed intelligente. Dà a Batman una sonora lezione, rivelando a sorpresa una sua umanità nel finale.
Ed infine lui, Batman alias Bruce Wayne. Uno strepitoso Christian Bale riesce a trasmettere tutte le ansie e le paure dalla sua condizione di Batman, ma anche il senso del coraggio, della forza, dell' onore e, soprattutto, del sacrificio. Da inesperto giovane del primo film, a cavaliere oscuro nel secondo fino ad eroe finalmente celebrato nel terzo. Un' incredibile ascesa (da cui il "rising" del terzo capitolo e non "ritorno" come hanno tradotto i cialtroni dei cinema italiani) verso la gloria. Tutto frutto di un connubio perfetto tra un talentuoso attore ed un regista di straordinaria genialità.
Una menzione di merito anche a Joseph Gordon-Levitt per il ruolo dell'agente Blake che, nel finale, sapremo chi diventerà in futuro (ma non ve lo dico).
In conclusione un meraviglioso cast al servizio di un grande regista (senza scordare che tra il secondo ed il terzo ha girato anche "Inception"...e scusate se è poco), hanno dato vita ad una trilogia che non ha nulla da invidiare ai famosi Alien o Signore Degli Anelli.
Vai Nolan! Continua così!
Ci sentiamo bio-presto