venerdì 21 agosto 2009

I ridicoli TG italiani

Ciao a tutti,
che i mezzi di informazione qui in Italia siano in mano ad un uomo (anzi mezzo-uomo) solo, è cosa ormai tristemente risaputa. Io personalmente i nostri telegiornali, siano essi della Rai o di Mediaset, non li guardo più. Ultimamente però, sarà per il caldo che mi fa ragionare meno, ho avuto modo di incrociare lo sguardo nei titoli iniziali di tre Tg: quello di Rai1, il Tg5 e Studio Aperto (come sapete il Tg4 non è un telegiornale, ma un programma comico).
Attenzione agli argomenti del Tg1:
- Il caldo afoso di questo periodo
- Gli attentati in Iraq
- Il turno preliminare di Champions League
- Il Superenalotto
Argomenti del Tg5:
- Il caldo afoso di questo periodo...con collegamenti da 4 città
- Gli attentati in Iraq
- Il Superenalotto
- La moglie di Obama con gli shorts
- La storia tra George Clooney e la Canalis
Argomenti di Studio Aperto:
- Il caldo afoso di questo periodo...con collegamenti da 7 città
- Il Superenalotto
- La moglie di Obama con gli shorts
- Le ferie di Madonna
- La storia tra George Clooney e la Canalis con collegamenti ed interviste sul luogo
- Tette e culi a volontà
Ma io dico: c'è solo questo di cui parlare in Italia? Con tutte le cazzate che stanno facendo al governo, loro parlano del caldo? Della moglie di Obama e della truffa legalizzata chiamata Superenalotto?...Complimenti! Ma bisogna essere giornalisti per dare queste notizie?
Trascurano notizie come: le critiche degli Stati Uniti per gli accordi tra Italia e Russia, la corte d' appello che dovrà confermare o no la sentenza per associazione mafiosa a Dell' Utri, la discussione sulla decisione che dovrà essere presa dalla Corte Costituzionale sul lodo Alfano (il "simpatico" ministro dell' ingiustizia) e tante altre ben più importanti delle ferie di Madonna.
Per non parlare che nessun giornalista serio ha deciso di intervistare Patrizia d' Addario, la famosa prost...oops... escort che si intratteneva con il premier Berlusconi.
Che ci volete fare? In tempo di vacanze anche i telegiornali sono meno impegnativi. Il problema è che le loro ferie durano 365 giorni all' anno.
Ci sentiamo bio-presto


PS: la prossima settimana sono in vacanza! Me le merito visto il "duro" lavoro su questo blog! Ci risentiamo a settembre!

giovedì 13 agosto 2009

Il cinema italiano non fa più ridere

Ciao a tutti,
purtroppo è la verità. Il nostro cinema è da un bel po' di anni che non ci fa più ridere. Cosa intendo con questo? Voglio dire che non si fanno e si producono più dei film comici tali da farci divertire. E mi riferisco anche alle situazioni comiche.
Una volta c'erano i film di Fantozzi, di Pozzetto e di Celentano che, anche se erano molto semplici, ci facevano sorridere sempre. Per ricordare poi le commedie grandiose di Alberto Sordi e Vittorio Gassman e quelle un po' più amare (ma comunque geniali ed uniche) come "Amici miei" di Monicelli con attori del calibro di Ugo Tognazzi, Renzo Montagnani, Gastone Moschin e Adolfo Celi. Ma anche i film degli anni '80 tipo "Yuppies" o "I Pompieri" erano un po' banali, ma comunque divertenti. Adesso cosa è successo?
E' subentrata la brutta abitudine di aumentare la volgarità e l' ingaggio di falsi-attori a discapito della battuta umoristica o della situazione comica. Mi spiego meglio tramite esempi:
Il primo "Vacanze di Natale" sempre di Vanzina, all'epoca era una novità, c'erano attori bravi (da Amendola a Calà, da Guido Nicheli a Christian de Sica) e la formula di intrecciare varie storie nel periodo di Natale, era innovativa. Ma fatta una volta, poi basta! Negli ultimi 15 anni, i film di Vanzina sono tutti uguali senza niente di nuovo, ma la cosa peggiore è che hanno sostituito alcuni fattori:
1- I bravi attori sono stati rimpiazzati da personaggi televisivi incompetenti tipo Simona Ventura, Valeria Marini ecc... (lista troppo lunga!).
2- La situazione volgare ha preso il posto a quella comica, cioè donne nude che non fanno niente.
3- Le battute sono state sostituite da: " 'ndò cazzo vai!", " 'ndò cazzo stai!" e "Ma vattene affanculo" con Enzo Salvi come capostipite (tentativo orribile di emulare il Tomas Milian degli anni '70).
4- De Sica che fa sempre il solito burino romano infedele con 3/4 amanti (carriera rovinata).
Ogni anno ci propinano sempre le stesse cose come se tentassero di imitare i film di Lino Banfi di 30 anni fa, ma con il risultato che hanno il sapore del "già visto".
Il problema è che le persone vanno a vederli e quindi loro sono convinti di fornire un buon prodotto (ormai si sa che siamo un popolo di rimbambiti). Per questo non ce ne possiamo liberare e cinematograficamente parlando, veniamo ricordati nel mondo per i film come "Gomorra" e "Il divo" che mettono in evidenza le porcherie italiane.
Eh si! I tempi de "La vita è bella" di Benigni sono ormai un ricordo.
Ci sentiamo bio-presto

giovedì 6 agosto 2009

Cina: un altro mondo




Ciao a tutti,


due anni fa, quando mi sono sposato, ho fatto il viaggio di nozze in Cina. Ma che strana meta direte voi! Si è vero! E' praticamente lo stesso commento che fanno tutti.


Il motivo è che l' oriente è sempre stato un pallino mio e di mia moglie da tantissimo tempo e quindi abbiamo colto la palla al balzo (come diceva quello che castrava i canguri) quando abbiamo deciso di sposarci. E credetemi, ne è valsa la pena!


In Cina ci sono alcune meraviglie che almeno una volta nella vita credo debbano essere viste: prima fra tutte, ovviamente, la "Grande Muraglia" che essendo costruita seguendo l' andamento delle colline, presenta alcuni punti molto ripidi (tanto da dover appoggiare le mani), ma regala una visuale da togliere il fiato. A Pechino poi c'è anche la Città Proibita e piazza Thienammen che hanno sempre il loro fascino. Se vi interessa la loro storia vi consiglio il blog del mio amico Davide, andate su: davidecina.blogspot.com


Altro spettacolare capolavoro è "L' esercito di terracotta" a Xian. Era uno dei motivi per cui volevo andare in Cina e giuro che è un' opera che lascia esterrefatti. Ci sono circa 2000 statue una diversa dall' altra e soprattutto ogni soldato ha un' espressione differente. Ci sono carri e cavalli tutti sapientemente costruiti con una dedizione che solo i cinesi hanno. Poi si possono visitare i tantissimi templi buddisti, le pagode, le piantagioni di thè, i giardini dei bonsai ed infine l' ormai occidentalizzata Shangai con i suoi grattacieli (il Jimao è il 4° al mondo per altezza, quasi 500mt) e le sue luci che restano accese fino alle 22 per evitare gli alti consumi.


Ci vorrebbero troppi post per descrivere tutto, ma quello di cui volevo parlarvi è anche l' effetto terapeutico delle Cina. Siete depressi? Avete poca stima in voi stessi? Vi piacerebbe essere famosi? Beh! Questo paese vi risolverà i problemi!


Basterà che siate voi stessi e nel giro di pochi minuti avrete intorno una decina di cinesi che vi fotografano come foste una star di Hollywood. Il motivo? Semplice...siete completamente diversi da loro. Io, ad esempio, ho i peli sul petto, la barba segnata, i tatuaggi e i colpi di sole biondi. Mia moglie è alta, le meches bionde, i capelli mossi. Sono tutte caratteristiche che nel cinese tipico mancano, quindi per loro sono delle novità che devono essere documentate.


Quando vi vengono vicino con la macchina fotografica, non vogliono essere fotografati tra di loro, ma insieme a voi per poi mostrarle agli amici. Può succedere che vi seguano a distanza e, facendo finta di niente, vi fotografano con il cellulare. Bellissimo! Il mio ego era alle stelle!


Per quel che riguarda il cibo l' unico consiglio è quello di non essere schizzinosi perchè, anche se alcune pietanze non hanno un bell' aspetto, state tranquilli che sono molto buone (io ho messo su quasi 2 chili). Il cane non lo portano. E' un piatto troppo costoso!


Meglio recarsi in Cina nel periodo autunnale perchè in estate si devono fare i conti con 38/40 gradi di temperatura con un 80% di umidità sommato allo smog. Praticamente una fornace.


E' chiaro che la povertà ed il regime sono ancora forti e molto presenti, ma posso assicurare che anche quando giravo nella tarda serata, mi sono sentito molto più a mio agio che in Italia.


Sarà perchè puntano tanto sul turismo o perchè è nel loro modo essere, ma così tanta cortesia non l' ho trovata in nessun altro posto. Forse è per questo che in quei luoghi ho lasciato una parte di cuore.


Ci sentiamo bio-presto