giovedì 13 agosto 2009

Il cinema italiano non fa più ridere

Ciao a tutti,
purtroppo è la verità. Il nostro cinema è da un bel po' di anni che non ci fa più ridere. Cosa intendo con questo? Voglio dire che non si fanno e si producono più dei film comici tali da farci divertire. E mi riferisco anche alle situazioni comiche.
Una volta c'erano i film di Fantozzi, di Pozzetto e di Celentano che, anche se erano molto semplici, ci facevano sorridere sempre. Per ricordare poi le commedie grandiose di Alberto Sordi e Vittorio Gassman e quelle un po' più amare (ma comunque geniali ed uniche) come "Amici miei" di Monicelli con attori del calibro di Ugo Tognazzi, Renzo Montagnani, Gastone Moschin e Adolfo Celi. Ma anche i film degli anni '80 tipo "Yuppies" o "I Pompieri" erano un po' banali, ma comunque divertenti. Adesso cosa è successo?
E' subentrata la brutta abitudine di aumentare la volgarità e l' ingaggio di falsi-attori a discapito della battuta umoristica o della situazione comica. Mi spiego meglio tramite esempi:
Il primo "Vacanze di Natale" sempre di Vanzina, all'epoca era una novità, c'erano attori bravi (da Amendola a Calà, da Guido Nicheli a Christian de Sica) e la formula di intrecciare varie storie nel periodo di Natale, era innovativa. Ma fatta una volta, poi basta! Negli ultimi 15 anni, i film di Vanzina sono tutti uguali senza niente di nuovo, ma la cosa peggiore è che hanno sostituito alcuni fattori:
1- I bravi attori sono stati rimpiazzati da personaggi televisivi incompetenti tipo Simona Ventura, Valeria Marini ecc... (lista troppo lunga!).
2- La situazione volgare ha preso il posto a quella comica, cioè donne nude che non fanno niente.
3- Le battute sono state sostituite da: " 'ndò cazzo vai!", " 'ndò cazzo stai!" e "Ma vattene affanculo" con Enzo Salvi come capostipite (tentativo orribile di emulare il Tomas Milian degli anni '70).
4- De Sica che fa sempre il solito burino romano infedele con 3/4 amanti (carriera rovinata).
Ogni anno ci propinano sempre le stesse cose come se tentassero di imitare i film di Lino Banfi di 30 anni fa, ma con il risultato che hanno il sapore del "già visto".
Il problema è che le persone vanno a vederli e quindi loro sono convinti di fornire un buon prodotto (ormai si sa che siamo un popolo di rimbambiti). Per questo non ce ne possiamo liberare e cinematograficamente parlando, veniamo ricordati nel mondo per i film come "Gomorra" e "Il divo" che mettono in evidenza le porcherie italiane.
Eh si! I tempi de "La vita è bella" di Benigni sono ormai un ricordo.
Ci sentiamo bio-presto

2 commenti:

Archangel ha detto...

Vaccadì ! Hai ragione! Incredibile come tu possa fare un discorso così serio e sensato....

Archangel ha detto...

ghhhhhhhhhh