martedì 26 luglio 2011

Anche gli oggetti hanno un' anima

Ciao a tutti,
chi l' ha detto che le "cose" sono inanimate?...Io no di certo!
Ho sempre pensato che anche gli oggetti che, quotidianamente, fanno parte del nostro vivere comune...in fondo in fondo hanno una propria anima e dei loro pensieri.
Allora Christian? Ma che cazzo ti sei fumato? Mi sa che è ora che cambi pusher perchè questo ti sta rifilando roba scadente!
Immagino che questo sia il pensiero dei miei, numerosissimi, 8 lettori.
Invece vi invito a seguire il mio ragionamento (sì lo so, è una parola grossa da associare al mio nome).
Per capire meglio la cosa penso sia l' ideale mettersi nei panni degli oggetti in questione. Ora io ne ho presi ad esempio alcuni, ma si potrebbe parlare per tutti gli oggetti esistenti. Alla fine dei conti è lo stesso post di "Che vita da insetti" solo che cambiano i protagonisti.
Il Cavatappi fa una vita molto tribolata (parlo di quello per tappi di sughero): provate a passare le vostra vita a tentare di alzare le braccia, così per stirarsi un po', che di colpo ve le abbassano, vi girano di 360° la testa e infilano il vostro pisello (ecco perchè il cavatappi è maschio) nel sughero. Oltre al considerevole dolore, immaginate di puzzare sempre di vino. Come minimo hai la cirrosi epatica.
La borsa in plastica della spesa: è vero che ora le hanno abolite, ma il motivo non era perchè inquinavano (a parte che sono molto più dannosi certi ministri italiani che le borse in plastica, vero Alfano, Brunetta e Prestigiacomo). Il reale motivo è perchè fanno una vita d' inferno. Passa la sua esistenza stropicciato insieme ad altre borsette. Una volta uscito, viene riempito di robe talvolta così pesanti che le sue maniglie (che potrebbero essere paragonate alle nostre braccia) si allungano fino allo spasimo. Se avvicinate l' orecchio sentirete una vocina stridula che urla: - Mi allluuunnnngoooooooooooooo!!!!!! -. Deve essere dolorosissimo. Ed alla fine, senza un po' di pietà, viene usato come sacco per la monnezza! E' vita questa?
Le sedie. Pensate solo che prospettiva hanno di noi. Praticamente non sanno che faccia abbiamo. Anzi dal loro punto di vista, abbiamo una gran faccia da culo. Ora se a sedersi è una bella strappona con un culo fuori dal comune (quindi in provincia), potrebbe anche andare bene. Ma stiamo parlando de LA sedia, quindi femmina, e la situazione non cambia. Immaginate poi che pesi devono sopportare le volte che si siedono certi bisonti da 120/150 chili. Penso però che la cosa più avvilente per loro sia quando, sulla sedia, ci lasciamo un po' andare...avete capito cosa intendo vero? Esatto, quando facciamo partire qualche zaffata dal posteriore o quando sudiamo e lasciamo traccia sullo schienale. Bella vita di merda!
L' omino di legno o cartone del tiro a segno: a parte che avere della gente che ti spara addosso tutto il giorno, penso che farebbe incazzare anche un santo, ma bisogna capire che abbiamo di fronte un vero e proprio simpaticone. Infatti in qualsiasi situazione si trovi, lui sarà sempre una gran sagoma.
Il dosatore del sapone. E' vero che è sempre profumato, ma a me non piacerebbe essere colpito in testa più volte al giorno. E' come se noi fossimo costretti a stare fermi immobili, poi ogni tanto passa qualcuno...STUMP!...ci dà un pugno in testa e noi sputiamo. Che brutto vivere...e che mal di testa.
Il compasso: proviamo a prendere una ballerina di danza classica, le tagliamo le braccia ed i piedi, al posto dei piedi mettiamo a destra una punta acuminata ed a sinistra una matita. Poi la afferiamo per la testa e le apriamo o chiudiamo le gambe a nostro piacimento. Non credo che lei approverebbe? Quindi per questo oggetto (che di sicuro ha parecchi cerchi alla testa), cerchiamo di avere un po' di "compassione".
Questi erano solo alcuni esempi e potrei andare avanti all' infinito, ma non mi piace Leopardi.
Oltre a tutti gli esseri viventi, rispettiamo un po' di più anche le cose.
Ci sentiamo bio-presto

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