lunedì 18 luglio 2011

Lap Dance e Topless Bar...quanto ridere!

Ciao a tutti,
è vero! Lo devo ammettere, sono andato spesso in locali di spogliarello. Anzi, ora si usa chiamarli "Topless Bar" (e se fosse un senzatetto a farlo sarebbe un Topless Bar...bone).
Tantissimi anni fa, quando ero giovane e scapestrato, li ho frequentati molto spesso. Il motivo? Che domanda idiota...mi sembra ovvio...la "patata" (potete notare che ho usato uno psedonimo, perchè la parola Figa mi sembrava volgare).
Le cose erano molto diverse da ora. Allora, certi posti, erano molto più frequentati. Ricordo che andavo in un locale che si chiamava "Mirò": non eccessivamente grande, ma comunque abbastanza spazioso per ospitare frotte di maschi allupati. Ad inizio serata uscivano le cubiste (che incredibilmente erano tutte italiane) e si mettevano a ballare in vari punti del locale, in bikini. Al centro della sala c' era una passerella (non il giocatore di calcio) sopraelevata dove poi ci sarebbero stati gli show. Intanto, queste cubiste, ballavano, ti venivano incontro, si strusciavano e nulla più. Così si aveva il tempo di andare a prendersi da bere prima dell'inizio degli spettacoli. Poi, si abbassavano le luci, usciva del fumo, partiva la musica da disco e via...comincia la Sexi Night.
Spesso venivano pornostar famose tipo Selen, Anita Blond, Sandy, Nicole Minetti ecc... Facevano il loro spettacolo comprensivo di spogliarello integrale, falli in gomma da infilarsi ovunque e altro. Alla fine prendevano uno a caso dal pubblico, lo portavano sul palco, lo lasciavano in mutande e via con strusciate, palpate e chi più ne ha più ne metta. Degni di rilevanza erano alcuni commenti che ho sentito personalmente quando un cliente era sul palco con la pornostar: 1- hai visto? Gli sta venendo duro!; 2- Ma 'sto tipo ha il cazzo piccolo!; 3- Ma che razza di boxer si è messo?...Mah! Forse il troppo testosterone, forse l'omosessualità latente che riaffora, ma se stai guardando uno spettacolo hard, che ti frega delle dimensioni del pisello del maschio? Son misteri eh?
Bellissimi anche i "Lesbo Party" (come on Barbie)dove due ragazze si davano parecchio da fare sul palco. Poi, finito lo show, le cubiste in topless continuavano a ballare e tu ti potevi divertire ad infilare le 1000£ nei loro perizomi. A pensarci ora, mi sa che ho infilato talmente tanti soldi in quelle mutandine che forse avrei potuto risolvere la crisi della Grecia...ma anche no.
Però ci si divertiva, si faceva amicizia e poi ognuno a casa sua.
Sono stato in posti così di recente (purtroppo il Mirò ha chiuso tantissimi anni fa) e la situazione è parecchio cambiata.
Italiani? Solo i clienti. Locale semi-vuoto (immaginate le scena di Fantozzi che va al night con Calboni e Filini); appena entri vieni aggredito da queste ragazze in lingerìe sexi. La maggior parte di loro è dei paesi dell' est. Cosa vogliono? Semplice, che offri loro da bere e poi eventualmente fare un privè. Vi spiego come funziona:
l' entrata costa 10€ con consumazione (circa), la ragazza ti viene incontro, se vuoi chiaccherare con lei devi offrirle da bere e la sua consumazione costa 15€. Ti apparti nei divanetti e chiaccheri per un quarto d' ora, poi ripassa il cameriere e qui scegli: o paghi un altro giro o decidi per il privè. In caso contrario la ragazza si alza e se ne va ad importunare qualcun' altro. Decidi per il privè? E' un classico spogliarello integrale con struscio e qualche tastata. Durata 15 minuti, costo 50€. Facciamo un po' di conti: 10€+15€+50€= 75€. Ma se vai a puttane non è meglio? Almeno ti fai una scopata.
Puoi benissimo decidere di non fare niente, se non altro che bere le tua consumazione, e guardare le ragazze che ballano sul cubo. Ballano? E' una parola grossa...si muovono come se avessero una scopa nel culo e sono tutte intente a non cadere dai tacchi. Immaginatevi che ballo! L' unico problema è che devi resistere agli assalti delle ragazze. E qui inizia il mio divertimento.
la tecnica è molto semplice e ve la divido in punti:
1- Non dire mai il proprio nome (o dirne uno falso).
2- Non lasciarle parlare di "offrire da bere" o "privè".
3- Tempestarle di domande strane.
4- Chiedere perchè fanno questo lavoro.
5- Fare un po' di "Supercazzola" (vedere Tognazzi su Amici Miei).
6- Farle ridere tanto.
7- Concludere la discussione con una frase ad effetto.
Queste, incalzate dal cameriere, quasi sicuramente se ne andranno pensando che sei fuori di testa. Se avete abbastanza resistenza, è il divertimento più bello.
Vi faccio un esempio per aiutarvi a capire: lettera C=Chris, lettera Z=Zozzona.
Z: Ciao bello!
C: Ciao!
Z: Io mi chiamo Lola...
C: ...io no! (qui parte la risata di lei da oca giuliva)
Z: Come stai?
C: In piedi!
Z: Che dici? Ci sediamo e mi offr....
C: Di dove sei?
Z: Di Romania.
C: Che è in provincia di? (faccia perplessa di lei)
Z: Come?
C: E' lontano da Vicenza la Romania?
Z: Tanto! Hai voglia di offrirm...
C: Perchè fai questo lavoro?
Z: Perchè mi piace e poi...
C: See come no! Anche a me piace il vino, ma mica faccio il viticoltore!(risata oca)
C: Ma un lavoro normale no?
Z: Ma...non so...perchè...boh...
C: OH! Gira la ruota o compra una vocale perchè non capisco cosa stai dicendo!
Lei ti guarda sbalordita! Salto la parte della supercazzola perchè troppo lunga.
Z: Vieni a fare un privè?
C: E se lo faccio io a te? (stupore sul viso di lei)
Z: Ma perchè sei venuto qua?
C: Ho sbagliato entrata, credevo fosse la chiesa!
Z: Bèh! Ora vado!
C: Ok! Scrivimi se vai lontano! Ciao ciao
Credetemi è una delle cose più divertenti che abbia mai fatto (a leggerlo non sembra, ma bisogna farlo).
Insomma, alla fine, certi posti sono diventati così avvilenti che bisogna addirittura inventarsi le cose per passare la serata.
Eh sì! I bei tempi del Mirò sono solo un ricordo.
Ci sentiamo bio-presto

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