venerdì 24 settembre 2010

Lavori manuali

Ciao a tutti,
non fatevi ingannare dal titolo, non parleremo di mestieri o professioni che comportano una certa manualità, ma molto più semplicemente di...SEGHE!
La cosiddetta masturbazione maschile viene solitamente indicata con il termine sopra citato, sappiamo però dell' esistenza di altri soprannomi un po' meno usati: la raspa, la slunga, il raspone (per il più dotati forse), il boscaiolo, o si utilizzano delle frasi che lasciano intendere quello che si è intenti a fare, tipo:
- andare giù di manovella
- fare sesso con sè stessi
- farsi un solitario
- crearsi il movimento
- mungersi la minchia
- togliersi le ragnatele dal cazzo
- andare via di carrucola
...e chi più ne ha, più ne metta! Dopo ognuno se la personalizza.
L' età di inizio di questa attività è stimabile dagli otto anni circa e proseguirà finchè morte non vi separi. La tenacità dell' esercitare questa pratica è variabile: da adolescenti è molto praticata, diciamo che una volta giorno è nella norma (anche se non so chi sia questa Norma). So che c'erano amici miei che riuscivano ad arrivare anche a 3/4 al giorno, solo che dopo erano stanchi come se avessero corso la maratona di New York. Non era il mio caso vista anche la vasta area dove dovevo operare...sì! lo so, ci credo solo io a questa cosa!
I materiali da usare erano semplici: mano (destra o sinistra è uguale, un po' come i nostri partiti), fazzoletti di carta e pornazzo. Chi non aveva il terzo elemento andava di fantasia, chiudeva gli occhi e sognava: la compagna di scuola figa che si fa la doccia, la prof. gnocca, ficcarsi la cugina, giochetti lesbici tra collegiali, carburatori dell' Oxford che si ingroppano delle marmitte del Garelli, un panino con la salciccia etc etc...(ognuno aveva le sue perversioni). La manipolazione del membro è individuale, oltre a quella tradizionale ci sono alcuni bonus: chi si sputa sulla mano e sul glande per sentire il suono tcic tcic tcic che è molto eccitante, chi si fermava la circolazione della mano e poi se la sparava con il formicolìo così sembrava una mano estranea (mah!), chi si infilava un dito nel culo (de gustibus), chi si strofinava solo la cappella (forse pensava uscisse il genio del cazzo) e chi usava dei gadgets tipo i guanti in lattice, i perizomi o i collant della sorella, il lenzuolo, il gatto persiano (senza unghie possibilmente) e via così.
In alcuni casi usciva la genialità del segaiolo. Tipo fare un buco nel materasso ed infilarci il pisello, fare sempre un buco ma tra le gambe del peluche grande vinto alle giostre (e che nessuna ragazza ha accettato come regalo), metterlo tra le ante dell' armadio dopo averle ben lubrificate ed infine la soluzione "American Pie" cioè metterlo nella torta di mele...calda.
Anche il momento della spruzzata ha il suo bel peso. Al maschio viene (non nel senso eiaculante) la faccia da conquistatore che è un misto tra rabbia e soddisfazione contornato dal classico AAAAHHH! Poi ci sono le varianti che sono una serie di imprecazioni che non voglio elencare per non diventare blasfemo. La fuoriuscita una volta si tappava con il fazzoletto per evitare di sporcare in giro (altrimenti la mamma ti sgamava), poi però la soddisfazione di un lancio da campione olimpionico aveva la meglio. E qui c'era chi metteva il bersaglio, chi tentava di colpirsi in faccia (bleah!) e chi usava il metodo Peter North che consisteva nel caricare il pisello come un fucile a pompa e poi fare fuoco. Insomma era una pratica con tantissime sfumature.
D' altronde come diceva Woody Allen: "masturbarsi vuol dire fare sesso con una persona che si stima moltissimo".
Ci sentiamo bio-presto

PS: il 25-26 settembre a Cesena ci sarà il Woodstock a 5 stelle organizzato dal Movimento a 5 stelle sponsorizzato da Beppe Grillo. Se potete andate numerosi!!

Nessun commento: