giovedì 20 maggio 2010

I hate shopping

Ciao a tutti,
come la maggior parte dei maschi italiani, eterosessuali, che non seguono la moda...anch' io odio lo shopping. E' chiaro che quando si ha bisogno di qualcosa da vestire si deve andare a comprarlo, ma per tante gentili donzelle non è proprio così. Perchè ogni maledetto sabato pomeriggio si deve andare in giro per negozi? Dovete comprare qualcosa? Avete una commissione urgente? Assolutamente no! Niente di tutto questo! Si esce per vedere le vetrine.
Le vetrine?....Ma per quale cazzo di motivo devo guardare una vetrina, se poi non mi compro nulla? A questo punto, mi conviene di più abbattere una parete di casa, metterci un cubo di vetro trasparente, inserirci due manichini ed, una volta alla settimana, cambiargli i vestiti. Almeno non sarei costretto a vedere quelle scene pietose che si creano quando si va a fare shopping con la propria moglie o fidanzata. Ma cominciamo dall' inizio:
una volta arrivati nella zona negozi (può essere in centro città o in un centro commerciale), alla donna viene la cosidetta "testa a tergicristallo": comincia a muoverla a destra e sinistra come se stesse guardando una partita di tennis. Avete appena varcato la soglia della zona S.P. (intesa come Spese Pazze) che lei già si è fermata davanti una vetrina e vi strattona per il braccio per farvi vedere che quei fermagli per capelli fatti a forma di koala con i brillantini. Voi rispondete: - Sì! Carini!- Non ve ne frega un cazzo, lo so! Purtroppo per noi maschi, il bar, è sempre alla fine del tragitto.
Negozio di roba da vestire: lei deve entrare per forza (c'è una normativa specifica) a provare qualcosa. La commessa vi viene incontro e vi dice: - Ciao! Ditemi ragazzi? -
Prima cosa, ma chi ti conosce? Cos' è tutta 'sta confidenza?
Seconda cosa, chi ha detto che abbiamo bisogno di te?.......Risposta scontata: è la vostra amata ragazza che ha bisogno della commessa. Da questo momento in poi, l' uomo diventa il porta borse ed anche l' appendiabiti. In più deve anche esprimere un giudizio sui vestiti provati dal partner. Un consiglio: usate sempre la frase "No amore, questo abito non ti fa sembrare grassa" e forse ve la sbrigherete in poco tempo. Purtroppo, se trovate la commessa alle prime armi che pur di vendere le farà provare anche lo zerbino dell' entrata, le cose andranno per le lunghe.
Nei negozi di biancheria intima la donna ci può stare anche un intero pomeriggio, ma anche l' uomo può guadagnarci qualcosa. La cosa migliore da fare è chiedere alla commessa una ventina di cataloghi di biancheria così potete rifarvi gli occhi con le modelle, mentre la vostra compagna tenterà di abbinare un reggiseno zebrato con perizoma leopardato.
Inutilmente tento di spiegare al gentil sesso che non serve mettersi tutte queste cose sensuali per far eccitare un uomo. Quando il maschio è arrapato, il sangue confluisce tutto nel pisello. Quindi anche se voi avete addosso un completino intimo meraviglioso, a lui non fregherà una fava. Gli basterà vedere mezza coscia che in 10 secondi vi avrà già tolto tutto e pronto per l' accoppiamento selvaggio. Si sa che i maschi sono delle bestie e ragionano come tali.
L' ultima tappa si può dividere in due zone: la prima nel negozio di collant e la seconda in quello dei trucchi e dei profumi. Se l' ora è tarda allora lei opterà per una delle due soluzioni, ma se siete sfigati vi toccheranno entrambi. Preparatevi, nella profumeria, a dover prestare i vostri polsi per poter permettere a lei di sentire tutte le fragranze. Alla fine non ne comprerà neanche una e voi puzzerete come una checca effemminata che si appresta ad andare a battere nei marciapiedi.
Infine ecco l' agognato bar per l' aperitivo: vi dirigerete verso di lui come un assetato del deserto verso un' oasi, carico come un mulo da soma di pacchi e borse. A quel punto, lei vi fermerà e vi dirà: - "Dobbiamo andare, che devo preparare la cena!"-......dopo questo, solo il silenzio!
Ci sentiamo bio-presto

Nessun commento: